Il fatto che le donne fossero abituate a collaborare con i mariti nell’attività
artigiana è probabilmente la ragione per cui, nel tardo medioevo, si trovano un
gran numero di vedove che continuano l’attività del marito defunto. Spesso
anche i mariti si aspettavano che, alla loro morte, le vedove continuassero i
loro commerci: è frequente, infatti, trovare testamenti di uomini che hanno
disposto affinché gli apprendisti continuino a lavorare con le loro mogli, una
volta loro defunti, o che lasciano alle mogli gli attrezzi del loro mestiere.
Gli affari che le vedove continuavano in questo modo andavano dai commerci su
vasta scala, condotti anche per mare e con contatti con la corona, al piccolo
artigianato. Per condurre affari di vasta importanza occorreva un non piccolo
bagaglio di conoscenza e di abilità, e le vedove che se ne occupavano dovevano
essere persone competenti, assai abili a destreggiarsi anche nelle
complicazioni dei commerci con l’estero.[…]
L’attività manifatturiera nel medioevo era aperta alle donne
ed esse vi avevano una parte senz’altro considerevole, e’ difficile trovate un
mestiere in cui non ci sono donne.
La rosa di occupazioni in cui erano impegnate le donne solleva un problema interessante:
qual era l’atteggiamento degli uomini di fronte alla cooperazione del lavoro
femminile; e qual era in particolare la posizione occupata dalle donne nei
regolamenti delle corporazioni artigianali in cui i maschi erano prevalenti?
Abbiamo visto che gli uomini lavoravano fianco a fianco in molte attività
manifatturiere, ma ci sono tracce di gelosia per la competizione del lavoro
femminile, che non sia quello della moglie o della figlia dell’artigiano. […]
La ragione adottata in questo caso per impedire l’impiego delle donne è stata
che il lavoro era troppo duro per loro, ma la ragione principale era la stessa
di quella su cui si regge l’ostilità verso il lavoro femminile oggi: i salari
delle donne,, anche per lo stesso lavoro, erano più bassi, e gli uomini
temevano di restare tagliati fuori da una mano d’opera più a buon mercato.
Eileen Power – Donne del medioevo – Jaca Book
Cara Farfalla, questo post, è interessante, la donna è passata da una posizione di servitù, a un posto molto più importante, Oggi!!!
RispondiEliminaCiao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso, io credo che la donna no sia ancora arrivata a dimostrare del tutto le sue capacità.
EliminaBacio con abbraccio e buon fine settimana anche a te.
Il lavoro sommerso e non riconosciuto delle donne è una condizione attuale ancora oggi, specialmente nei paesi sottosviluppati.
RispondiEliminaBuona domenica.
Concordo in toto.
EliminaBuon fine settimana a te :D
Tu pensa che quando ho studiato il fenomeno della disoccupazione e del lavoro nero, all'università, la professoressa ci ha detto che il primo aggettivo che asi associa a questi problemi è "femminile".
RispondiEliminaE siamo nel 2019, accipicchia!
Un abbraccio.
Le donne hanno ancora tanta strada da fare per raggiungere la parità con i maschietti. Tanta strada... Abbraccio a te di vero cuore
EliminaInteressante libro e post.
RispondiEliminaPurtroppo è vero, ancora oggi molti problemi sono legati all'occupazione o meglio dire disoccupazione femminile. Anche se la posizione di noi donne è molto migliorata dai primi del 900 non è ancora come dovrebbe essere. Anche e soprattutto gli stipendi a parità di capacità e ruolo con gli uomini non è mai davvero uguale, ne manca sempre un pezzetto ! Buona nuova seettimana
Sì, ne manca ancora un pezzetto ma chissà quando verrà inserito nel puzzle per poter dire che è concluso? Buona fine settimana con abbraccio
EliminaUn problema attualissimo.
RispondiEliminaSereno pomeriggio.
Concordo con te. Buon pomeriggio a te con una buona domenica per domani
EliminaLa condizione della donna nel mondo del lavoro è ancora un argomento di cui si parla poco ed è un male perché ancora oggi tantissime donne sono costrette a lavorare come schiave, sfruttate e malpagate.
RispondiEliminaE purtroppo non solo nei paesi del Terzo Mondo.
Ciao!
Posso dire la mia? Vabbè la dico senza offesa per nessuno. (ultimamente mi sono imposta di essere sincera al 100% sperando solo di non crearmi dei nemici)
EliminaIo credo che le donne si siano un pò "dimenticate" di se stesse. Vedo solo giovincelle che mettono in mostra i loro attributi fisici ma non quelli intellettivi. Eppure noi mamme e nonne abbiamo combattutto perchè venissero riconosciuti quelli intellettivi. Forse abbiamo perso qualche cosa strada facendo. Abbraccio cara e buon fine settimana anche a te.